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Uno sguardo al Futuro

Senza un radicale cambiamento dell’attuale tendenza, entro l’anno 2030 il numero degli individui in sovrappeso e l’incidenza di patologie correlate raggiungeranno livelli drammatici.

Un terzo/la metà della popolazione occidentale è in sovrappeso.

L’obesità e il Diabete di tipo 2 sono diffusi in tutta la popolazione. Non ne sono esenti neanche gli adolescenti e i bambini. Inoltre le malattie cardiovascolari ed i tumori (rispettivamente prima e seconda causa di morte nei paesi occidentali) sono in costante incremento. Queste malattie hanno un costo che comincia ad essere “pesato” dai Sistemi Sanitari Nazionali, ma ne hanno uno ancora maggiore su chi ne è affetto e sui loro familiari.

Sovrappeso e obesità sono causa di disabilità fisica con progressiva azione affaticante, ridotta capacità lavorativa e predispongono l’insorgenza di numerose patologie croniche tra le quali i disturbi cardiovascolari (aterosclerosi, ischemia, ictus, ipertensione..), endocrino metabolici (Diabete tipo 2), cancro ed altre malattie invalidanti che riducono notevolmente l’aspettativa di vita. Inoltre anche la fisiologia respiratoria è significativamente alterata negli individui obesi. Questi soggetti presentano volumi polmonari ridotti, relazioni anomale tra ventilazione e perfusione dei gas ed inefficienza dei muscoli respiratori. L’obesità è infatti causa di numerose sintomatologie legate alla respirazione, oltre ad essere il principale fattore di rischio per lo sviluppo di apnea ostruttiva del sonno (OSAS), una condizione caratterizzata da episodi di sonnolenza improvvisa e deterioramento cardiaco.

Come se non bastasse, l’obesità comporta una perdita di autostima, convinzione e determinazione e conseguente isolamento, apatia e depressione.

Alla base delle anomalie metaboliche riscontrate nei soggetti obesi, vi sarebbe l'esistenza di uno stato di infiammazione cronica, causato proprio all’eccesso di tessuto adiposo e sostenuto dalle sue cellule, capaci di produrre molecole pro-infiammatorie.

Tutte queste problematiche /patologie possono essere ricondotte alla semplice combinazione di riduzione di attività fisica, aumento dello stress e soprattutto nuove e devastanti abitudini alimentari errate.

Bambino e Adolescente

L'obesità pediatrica è in preoccupante crescita non solo in Italia ma anche nel resto dell’Europa.

E’ importante saper riconoscere per tempo il problema, poiché può portare a conseguenze ben più gravi, sia sul piano psico-fisico che nella sfera sociale: oltre agli evidenti problemi di movimento e respiratori, l’obesità infatti è una delle patologie che maggiormente espone a malanni di natura cardio-circolatoria, malattie ossee, problemi polmonari e cancro, senza considerare l’isolamento sociale cui spesso viene relegata la persona obesa nell’attuale società dell’immagine.

Per quanto riguarda le conseguenze tardive, occorre sottolineare che l'obesità infantile rappresenta un fattore predittivo di obesità nell'età adulta. Oltre ad avere una maggiore predisposizione al sovrappeso e all'obesità, la persona che è stata in eccesso di peso da piccola risulta maggiormente esposta a determinate patologie, soprattutto di natura cardiocircolatoria come l'ipertensione arteriosa e la dislipidemia (aumento dei trigliceridi e colesterolo nel sangue); tutto ciò a causa dallo stile di vita sbagliato tipico degli obesi. (Must, 1999).

Gravi sono anche le conseguenze di tipo endocrino, come il diabete di tipo 2 (insulino-resistente), tipico degli adulti ma frequente anche tra i bambini obesi e in sovrappeso (Scott, 1997), e l'ipersurrenalismo, cioè l'ipersecrezione degli ormoni corticosteroidi da parte del surrene (Must, 1999).

Anomalie mestruali, menarca anticipati e policistosi ovarica, rappresentano risposte endocrine all'eccesso di peso nelle ragazze (Rogers, 1956), mentre i ragazzi in sovrappeso od obesi tendono a svilupparsi più tardi rispetto ai coetanei in peso forma. (Wang, 2002).

Dal punto di vista gastroenterico, l'obesità può provocare complicanze lievi, come semplici disturbi alimentari, ma anche conseguenze gravi, come colelitiasi (presenza di calcoli formati da colesterolo all'interno delle vie biliari o della cistifellea), steatosi epatica (processo degenerativo del tessuto epatico dovuto alla massiccia presenza di tessuto adiposo nel fegato), e tumori del tratto gastroenterico. (Must, 1999).

Da non sottovalutare poi le conseguenze di tipo psicologico, che possono trascinarsi ed amplificarsi negli anni. I bambini in eccesso di peso possono sentirsi a disagio e vergognarsi, fino ad arrivare ad un vero rifiuto del proprio aspetto fisico; spesso sono bambini derisi, vittime di scherzi da parte dei coetanei e a rischio di perdere l'autostima e sviluppare un senso di insicurezza che li può portare ad un difficoltoso inserimento nella società o addirittura all'isolamento: escono meno di casa e stanno più tempo davanti alla televisione, instaurando un circolo vizioso che li porta ad un'iperalimentazione reattiva. (Confalone, 2002).